ALCUNE NOTE SULLA BANDIERA ITALIANA

(a cura di Vincenzo CURRO’)

 

La nascita

Possiamo datare la nascita della Bandiera italiana nel 1794. Due studenti di Bologna, Giovanni Battista De Rolandis e Luigi Zamboni, tentarono una sollevazione contro il potere assolutista che governava la città, presero come distintivo la coccarda della rivoluzione parigina, ma cambiarono l'azzurro col verde, il colore della speranza.

Il Tricolore riassumeva i naturali diritti umani, le aspirazioni di tutte le genti, la volontà di chi credeva nella propria nazione volta al progresso, con leggi adeguate, senza divisioni, stessi doveri e medesimi privilegi. Una nazione dove non ci fossero discriminazioni, dove la morale e l'etica fossero guida costante per un'esistenza felice e serena. Il significato allegorico rimase lo stesso: un Tricolore come traguardo di un popolo che mirava ad avere Giustizia, Uguaglianza, Fratellanza; tre obiettivi senza i quali non ci poteva essere Dignità, Democrazia, Prosperità.

Questo è scritto nella nostra Bandiera e questo è quanto sognavano quei due studenti che l'hanno ideata e difesa sino a sacrificare la loro vita di ventenni.

La cronologia della nascita del Tricolore sta in poche date:

·        il 14 novembre 1794 appare per la prima volta come coccarda puntata sugli abiti dei patrioti nella sommossa di Bologna;

·        il 18 maggio 1796 i colori di questa coccarda sono accettati da Napoleone Bonaparte, a Milano e questi consegna alla Guardia Civica, alla Legione Lombarda e alla Guardia Nazionale una Bandiera a strisce verticali verde, bianca e rossa;

·        il 9 ottobre 1796 la Legione Italiana, emanazione della Legione Lombarda, riceve da Napoleone un Tricolore verde, bianco e rosso;

·        il 18 ottobre 1796 il senato riunito a Bologna e Modena decreta che sia creata una Bandiera a bande verticali con questi tre colori, simbolo della nuova Repubblica Cispadana, prima tappa di una nuova Repubblica Italiana;

·        il 7 gennaio del 1797 a Reggio Emilia, i delegati della Repubblica fanno proprio il nuovo stendardo e s’impegnano a che esso diventi universale.

Giosuè Carducci, il 7 gennaio 1897 a Reggio Emilia, per celebrare il Primo Centenario della nascita del Tricolore, disse:

«Sii benedetta! Benedetta nell'immacolata origine, benedetta nella via di prove e di sventure per cui immacolata ancora procedesti, benedetta nella battaglia e nella vittoria, ora e sempre, nei secoli! Non rampare di aquile e leoni, non sormontare di belve rapaci, nel santo vessillo; ma i colori della nostra primavera e del nostro paese, dal Cenisio all' Etna; le nevi delle alpi, l'aprile delle valli, le fiamme dei vulcani. E subito quei colori parlarono alle anime generose e gentili, con le ispirazioni e gli effetti delle virtù onde la patria sta e si augusta: il bianco, la fede serena alle idee che fanno divina l'anima nella costanza dei savi; il verde, la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella gioventù de'poeti; il rosso, la passione ed il sangue dei martiri e degli eroi. E subito il popolo cantò alla sua bandiera ch'ella era la più bella di tutte e che sempre voleva lei e con lei la libertà»

4 novembre 2001: il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi celebra il 140° anniversario dell'unità nazionale a San Martino della Battaglia, con le seguenti parole: "Adoperiamoci perchè in ogni famiglia, in ogni casa, ci sia un tricolore a testimoniare i sentimenti che ci uniscono fin dai giorni del glorioso Risorgimento. Il tricolore non è una semplice insegna di Stato, è un vessillo di libertà conquistata da un popolo che si riconosce unito, che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di eguaglianza, di giustizia. Nei valori della propria storia e civiltà”.

 

La scheda

La Bandiera italiana è il Tricolore: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni, così definita dall'articolo 12 della Costituzione della Repubblica Italiana del 27 dicembre 1947, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 298, edizione straordinaria, del 27 dicembre 1947. Il 7 gennaio di ogni anno la Bandiera italiana è protagonista della giornata nazionale della Bandiera, istituita dalla legge n. 671 del 31 dicembre 1996.

 

I toni cromatici dei tre colori succitati sono stati definiti dalle nuove disposizioni (circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. UCE 3.3.1/14545/1 del 2 giugno 2004 e decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 14 aprile 2006, Disposizioni generali in materia di cerimoniale e di precedenza tra le cariche pubbliche (GU 174 del 28 luglio 2006):

o    verde: Pantone tessile 17-6153 TCX (Fern Green);

o    bianco: Pantone tessile 11-0601 TCX (Bright White);

o    rosso: Pantone tessile 18-1662 TCX (Scarlet Red).

 

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Tutela giuridica

L'articolo 292 «Vilipendio o danneggiamento alla bandiera o ad altro emblema dello Stato» del codice penale tutela la bandiera italiana così:

1.      Chiunque vilipende con espressioni ingiuriose la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000. La pena è aumentata da euro 5.000 a euro 10.000 nel caso in cui il medesimo fatto sia commesso in occasione di una pubblica ricorrenza o di una cerimonia ufficiale.

2.    Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibile o imbratta la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la reclusione fino a due anni.

3.    Agli effetti della legge penale per bandiera nazionale si intende la bandiera ufficiale dello Stato e ogni altra bandiera portante i colori nazionali.