L’Abbazia di Montecassino

L'abbazia di Montecassino è un monastero benedettino sito a 516 metri sul livello del mare ed è il Monastero più antico d'Italia.

Fu fondata nel 529 da San Benedetto da Norcia sul luogo di un'antica torre e di un tempio dedicato ad Apollo. Nell’Abbazia sono sepolti San Benedetto e la sorella Santa Scolastica da Norcia.

L’Abbazia ha subito, nel corso della sua storia, un'alterna vicenda di distruzioni, saccheggi, terremoti e successive ricostruzioni.

Attorno al 580, durante l'invasione dei Longobardi, il monastero fu distrutto per la prima volta e la comunità dei monaci, con le spoglie del santo fondatore, dovette riparare a Roma.

Fu ricostruita intorno al 718, ma venne poi distrutta una seconda volta dai Saraceni nell'883, venendo poi riedificata solo nel 949.

Per tutto il Medioevo, l'abbazia fu un centro vivissimo di cultura attraverso i suoi abati, le sue biblioteche, i suoi archivi, le scuole scrittorie e miniaturistiche, che trascrissero e conservarono molte opere dell'antichità.

In questo periodo il più illustre dei suoi abati fu Desiderio - il futuro papa Vittore III (sepolto nell'abbazia stessa) - che alla fine dell'XI secolo fece ricostruire completamente l'abbazia in soli 5 anni (dal 1066 al 1071) ed ornò la chiesa di preziosissimi affreschi e mosaici.

L’Abbazia fu poi distrutta da un terremoto nel 1349 e nuovamente ricostruita nel 1366, acquistando l’aspetto tipico di un monumento barocco napoletano, grazie anche alle decorazioni pittoriche di numerosi artisti tra i quali Luca Giordano, Francesco Solimena, Francesco de Mura, Giovanni de Matteis.

Fra il 1930 e il 1943 il monastero era raggiungibile grazie alla funivia di Cassino, distrutta durante la seconda guerra mondiale.

Nel febbraio del 1944, un bombardamento massiccio delle forze alleate, che vi sospettavano erroneamente la presenza di reparti tedeschi, lo distrusse nuovamente. Il bombardamento cominciò la mattina del 15 febbraio ed oltre 250 bombardieri rasero oltre  al suolo l'abbazia.

Nel corso di questo tragico evento trovarono la morte numerosi civili che avevano cercato rifugio all'interno dell'edificio. Fortunatamente, per merito dell’Abate di allora, l'archivio ed i più preziosi documenti bibliografici furono posti in salvo.

Il bombardamento non fu solo un'operazione inutile dal punto di vista militare, ma anche estremamente dannosa dal punto di vista strategico in  quanto le macerie del bombardamento furono poi occupate subito dai tedeschi consentendo loro di tenere a lungo quella posizione, dalla quale poterono bersagliare le truppe alleate, infliggendo gravissime perdite a chiunque tentasse di superare la linea Gustav.

La ricostruzione, iniziata subito dopo la fine della guerra, ha mirato ad una riproduzione esatta delle architetture distrutte. Il restauro fu realizzato dal 1948 al 1956,

Papa Benedetto XVI si è recato in visita a Montecassino il 24 maggio 2009, nel 65º anniversario della distruzione dell'abbazia. Il pontefice - che al momento della sua elezione papale aveva scelto il proprio nome ispirandosi alla figura di san Benedetto da Norcia - ha pregato sulla tomba del santo, ricordandone l'importanza nella formazione culturale europea.

Di grande interesse ai fini della visita sono:

·       la maestosa Chiesa abbaziale;

·       Il Chiostro d’ingresso o Meridionale;

·       Il Chiostro del Bramante;

·       Il Chiostro dei Benefattori o Settentrionale.

 

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