LA CENA DEL FANTE DELLA SEZIONE DI ROMA DELL’ANF

- 14 marzo 2013 -

 

Giovedì 14 marzo, alle ore 20,00, si è avuta la consueta cena della Sezione di Roma Capitale, intitolata alla MOVM Guido Alessi, dell’Associazione Nazionale del Fante, che riunisce ogni tre mesi Fanti, Patronesse e Amici della Fanteria. Quest’anno il tradizionale “appuntamento” è stato organizzato in una sede particolarmente prestigiosa: il Circolo Ufficiali dell’Esercito Italiano ubicato nella Caserma Pio IX,  Viale del Castro Pretorio, 95.

La motivazione di tale scelta risiede nel fatto che quest’anno si festeggia gli 80 anni della fondazione della Sezione (1933-2013) e si è scelto un ambiente elegante e accogliente.

Patronesse e Soci della Sezione hanno partecipato compatti ed in divisa sociale e sono state scattate alcune fotografie che saranno pubblicate nel “Diario degli 80 anni della Sezione” che rimarrà come ricordo perenne nella storia dell’Associazione.

E’ stato letto il saluto del Presidente Nazionale ANF, M.D.L. Antonio Beretta:      

 

   “CARISSIMI AMICI,
NON POTENDO ESSERE INSIEME A VOI, OGGI, A FESTEGGIARE GLI 80 ANNI DI FONDAZIONE DELLA SEZIONE DI ROMA CAPITALE, FORMULO I MIEI PIU' CORDIALI AUGURI A TUTTI GLI AMICI PER UN BRILLANTE FUTURO DELLA VOSTRA SEZIONE, ACCOMPAGNATI DA UN GRANDE GRAZIE PER LA IMPORTANTE ATTIVITA' DI RAPPRESENTANZA DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE IN ROMA CAPITALE.
SONO VICINO A VOI CON IL PENSIERO. CORDIALITA'”.

 

 

 

A tutti i partecipanti è stato dato un libro in omaggio in ricordo della serata, che ha avuto anche lo scopo di raccogliere fondi, per le attività di solidarietà sociale che i Fanti svolgono.

Discorso del Presidente della Sezione 1° Cap. Marco Pasquali:

 

      “Carissimi soci, patronesse, amici e ospiti, non è mia abitudine leggere i discorsi che pronuncio, ma l’importanza dell’avvenimento suggeriva un diverso impegno formale. Siamo qui per festeggiare un avvenimento importante: l’80° anniversario di fondazione della sezione romana del Fante , intitolata alla MOVM Guido Alessi, su cui presto faremo un convegno. Appena un anno dopo – nel 1934 – si svolse a Roma il grande Raduno Nazionale del Fante. Da quel giorno, con alterne vicende, l’associazione è stata sempre presente nella vita della Capitale, seguendone le cerimonie ufficiali, parlando con le più alte autorità dello Stato e mantenendo alta la dignità della Fanteria, che sicuramente resta l’istituzione più democratica delle Forze Armate, rappresentando per quantità e qualità tutte le classi sociali e culturali della società italiana.

Molti sono i presidenti, i Vice Presidenti e i Soci che mi hanno preceduto, sia della Sezione provinciale che della Federazione: Renato Cimagalli, i generali Giovambattista Richichi, Girolamo Garonna e Guglielmo Capobianco, il Col. Nicola Serra – ne saluto anzi la moglie qui presente. Vedo anche la moglie del Gen. Franco Martini. Rammento solo di vista il Gen. Montesi,  mentre ho un ricordo indelebile di Riccardo Riccardi e di sua moglie Milly. Saluto con gratitudine il Maestro Pietro Panfili, Direttore della Banda Musicale e, anche se assente per gravi problemi di salute, la signora Alina Mancini Martano. Un caloroso applauso dobbiamo tributare al nostro reduce e storico Segretario Antonio Branca accompagnato da una figliola <invito tutti ad alzarsi in piedi> e quanti altri continuano a dare il loro contributo dopo anni e anni di militanza. Nell’immaginario collettivo nazionale il Fante resta sempre e soprattutto quello della prima Guerra Mondiale, con l’elmo di nonno e il fucile ’91. In realtà la fanteria ha successivamente combattuto tutte le altre guerre italiane, ha partecipato a missioni internazionali e si è sempre prodigata nell’assistere le popolazioni colpite da calamità naturali. Anche adesso i nostri fanti sono presenti ovunque serva la loro indispensabile assistenza nelle operazioni sul terreno. Il Fante è infatti per definizione legato al terreno, lo occupa e lo difende.

Nel frattempo l’Associazione ha dovuto tener conto dei rapidi cambiamenti della società italiana, cercando sempre e comunque di armonizzarli con i valori tradizionali di cui è rappresentante ufficiale. Mi preme dire però che negli ultimi quindici anni abbiamo ridato vitalità e dignità ad una sezione anagraficamente matura. Dobbiamo in questo ringraziare gli anziani che ci hanno dato fiducia e tutti quelli che hanno finora collaborato con noi. I reduci dell’81° Rgt. di Fanteria “Torino” sono ormai ricordati per sempre nella lapide che abbiamo fatto murare nella caserma da cui partirono per la Russia nel lontano 1941. L’attività della sezione ormai non si limita alla partecipazione a cerimonie e raduni, ma è oggi senz’altro più dinamica: organizziamo convegni, partecipiamo a gare sportive, stimoliamo la ricerca storica e curiamo il restauro di monumenti che riguardano la Fanteria. Ci stiamo infatti impegnando per restaurare il monumento al Fante del Verano e per abbellire piazza del Fante nel Quartiere delle Vittorie. E se nel 2011 abbiamo degnamente accolto il Treno dell’Eroe (90° anniversario), quest’anno stiamo organizzando per giugno un pellegrinaggio a Cefalonia, per onorare i caduti della Acqui (70° anniversario). Chi vuole partecipare lo faccia sapere quanto prima perché il tempo stringe e dobbiamo prenotare per tempo. Ma ci stiamo organizzando anche per i prossimi due anni. Il 2014 vedrà infatti la ricorrenza dei cent’anni dall’inizio della prima Guerra Mondiale in Europa, mentre nel 2015 sarà studiato e celebrato l’ingresso dell’Italia in guerra il 24 maggio 1915. Si tratta di due occasioni storiche irrepetibili, che stimoleranno in tutta Europa prima e in Italia poi una serie di cerimonie, studi, convegni, raduni che ci vedranno – c’è proprio da dirlo - in prima linea: la Guerra Mondiale è stata infatti una guerra di Fanteria nel senso più totale del termine, dove l’Italia ha mobilitato cinque milioni di soldati e messo in linea quasi trecento reggimenti di Fanteria.

Detto questo, ringrazio ufficialmente anche le varie associazioni qui rappresentate. In più, il gen. Tonino Torre, consigliere comunale delegato alle associazioni d’Arma, ha promesso di affacciarsi e forse lo vedremo in serata. Il Gen. Cortellessa, Vice Presidente Nazionale ANF, non poteva essere presente ma saluta tutti. Un saluto particolare va alla sezione del Fante di Cesano, qui ufficialmente rappresentata dal Gen. Renato Capuano e dalla sua gentile consorte, sezione figlia della Scuola di Fanteria di cui siamo figli anche noi. Senza dimenticare Ascoli.

Detto questo, voglio presentare le Patronesse che si sono iscritte quest’anno alla nostra sezione e a cui ho il piacere di donare la borsa a completamento della divisa sociale: la Signora Cinzia Vannucci e la Signora Annamaria Menotti, nipote della Medaglia d’oro Ciro, Alpino della Julia deceduto in Russia, il 24.12.1942.

Che la festa incominci! Viva la Fanteria!”

 

 

La notizie della Cena è apparsa sul quotidiano “Il Tempo”, il 19 marzo, pag 16.

 

Riportiamo una foto dei Soci e delle dame Patronesse partecipanti.

 

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Bertollini Riccardo , Branca Antonio, Coglitore Garufi Guido, Currò Giuseppe, Currò Vincenzo , Di Marco Giuseppe, Fiore Carmine, Maiozzi Gianfranco, Panfili Pietro, Pasquali  Marco, Ruspantini Mauro, Tamassia Franco, Tirletti  Ubaldo, Tirletti Silvino, Anzini   Cristina , Baragone Rosanna, Bellucci Raffaella, Di Curzio Maria, Durante Carmela, Genchi  Liliana, Grima Serra Maria, Martini Giuliana, Menotti A. Maria, Sambruni  Nadia,  Vannucci Cinzia.

 

Ed ecco le nostre splendide Dame Patronesse

 

                  

 

Altre foto della serata

 

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